mercoledì 19 agosto 2009

Controllo della condensazione interstiziale

Nell’aria che respiriamo è presente una certa quantità di acqua in forma di vapore. Il vapore contenuto in una determinata quantità di aria non può aumentare indefinitamente, esiste un limite oltre il quale qualsiasi aggiunta di vapore porta alla condensazione dello stesso sotto forma di acqua allo stato liquido. In questa condizione di equilibrio la miscela d’aria si definisce satura e la pressione di vapore corrispondente si definisce pressione di vapor saturo è funzione della temperatura secondo una curva esponenziale. Generalmente il vapore transita nelle pareti passando dall’interno, ambiente caldo e con produzione di vapore, all’esterno. Tuttavia, in particolari condizioni, il vapore può condensare o sulla superficie interna della parete (condensazione superficiale) o all’interno della stessa (condensazione interstiziale). L’insorgere di fenomeni di condensazione può portare addirittura all’impossibilità di utilizzare l’ambiente interno e comunque causa la crescita di funghi, il danneggiamento degli intonaci, la riduzione dell’isolamento termico.
La valutazione del rischio di condensazione interstiziale dovuta alla diffusione del vapore acqueo può essere effettuata in vari modi, il più semplice consiste nel tracciare il diagramma di Glaser. Esso è un grafico in cui si rappresentano gli andamenti della pressione di vapore e della pressione di vapor saturo all’interno della parete (si faccia riferimento alla
UNI EN ISO 13788 "Prestazione igrotermica dei componenti e degli elementi per edilizia - Temperatura superficiale interna per evitare l'umidità superficiale critica e condensazione interstiziale - Metodo di calcolo").
Un software per la verifica è (CarPar) che oltre al diagramma di Glaser calcola anche il fattore minimo di temperatura superficiale interna per evitare condensazione superficiale.